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Impressioni d'uso
Analizzare il comportamento di un paio di cuffie non è cosa facile, i fattori che alterno l'esperienza uditiva sono molti e in generale essa è molto soggettiva.
Per quanto riguarda le Corsair Vengeance 2000 7.1 possiamo dividere il discorso sotto due aspetti: il primo relativo alla qualità del suono e il secondo relativo all'aspetto spaziale dello stesso. Ricordiamo infatti che i driver in automatico attivano la modalità stereo o 5.1/7.1 nel caso in cui la sorgente sia tale.
Iniziando dall'aspetto qualitativo del suono, le cuffie di casa Corsair si pongono decisamente bene, il suono è di buona qualità con bassi d'impatto che risaltano in modo distinto, sicuramente in parte grazie ai driver da ben 50mm. L'invadenza dei bassi è comunque contenuta e non soffoca eccessivamente le frequenze più alte (medi in particolare) che rimangono apprezzabili. Facendo il paragone (per quanto possibile in quanto ovviamente la sorgente, ovvero la scheda audio, non è la medesima) con altre cuffie in nostro possesso, come le SteelSeries 7XB (EQ normal) o le Creative Aurvana Live!, le Vengeance 2000 7.1 mostrano i bassi di maggior impatto.
Le cuffie wireless sono inoltre tipicamente caratterizzate da un rumore di fondo in assenza di suono e anche le Corsair Vengeance 2000 7.1 soffrono di questo problema, ma in modo meno presente di quanto succede in altre cuffie della stessa tipologia. Corsair inoltre maschera tale limite (fruscio di fondo) inibendo la trasmissione se nel computer non è attivo nessun programma che genera suoni, dando un minor fastidio nei momenti muti. Abbiamo trovato questo aspetto piacevole, in quanto il problema è realmente fastidioso per i nostri gusti.
Per quanto riguarda la spazialità, essendo queste cuffie un prodotto dedicato al gaming, le abbiamo testate giocando online ad un noto FPS, ovvero Battlefield 3. Dopo svariate ore di gioco online siamo rimasti complessivamente soddisfatti del loro comportamento, l'effetto spaziale è ricreato in modo apprezzabile, seppur non sempre allo stesso modo. Rispetto a cuffie di tipo 5.1 reali (Zalman ZM-RS6F in particolare, e Roccat Kave) la spazialità è ricreata in modo uguale o peggiore a seconda delle situazioni (variando tra spazi aperti o chiusi). Tuttavia è doveroso evidenziare come esse vantino dalla loro parte una configurazione più mirata a livello di driver della scheda audio, offrendo un'esperienza spaziale migliore (in buona parte grazie proprio alla scheda audio) anche se non in modo netto. Tuttavia la qualità del suono in gaming risulta a favore del prodotto di casa Corsair, i suoni in gioco sono risultati più vividi e piacevoli rispetto a quelli offerti dagli antagonisti, sopratutto a livello di bassi dove le Zalman in particolare peccano. Variando l'effetto della stanza nei driver si nota inoltre un discreto cambiamento nel suono, apprezzabile ad esempio nel momento in cui delle bombe esplodono in aree chiuse. In tutti i casi un breve periodo di abitudine al suono è necessario per apprezzare l'effetto spaziale.
Durante la visione di film, l'audio 7.1 risulta di discreta qualità, la percezione spaziale risulta più o meno presente a seconda delle scene, ovviamente mai paragonabile ad un sistema Home Theater, con alcuni momenti nei quali l'audio sembra poco più che stereo. Il risultato complessivo è comunque apprezzabile, anche se talvolta si finisce per concentrarsi più sul suono che sul film in se. Tuttavia è bene evidenziare come queste cuffie, ma in generale questa tipologia, non può sostituire un sistema dotato di satelliti 7.1 tradizionale.
Parlando dell'autonomia, come abbiamo introdotto nelle pagine precedenti, le Corsair Vengeance 2000 7.1 wireless sono dotate di batterie interne in grado di garantire un'autonomia di 10 ore. La ricarica avviene tramite connettore micro-USB laterale, dove un LED di stato ci informerà dello stato di ricarica: arancione fisso quando è in ricarica e lampeggiante a ricarica completata.
Abbiamo misurato l'autonomia rilevando il tempo trascorso tra le varie sessioni di utilizzo, sempre in gaming con il volume costante a circa il 20%, più che sufficiente per isolare quasi completamente dal mondo esterno, ottenendo un risultato di 392 minuti.
Sono circa sei ore e mezza complessive, con 5 accensioni/spegnimenti. Il valore è inferiore a quello indicato, ma 10 ore sono probabilmente nelle condizioni migliori, è inoltre ipotizzabile che dopo qualche ciclo in più di carica/scarica le prestazioni migliorino.
Per quanto riguarda il range di funzionamento delle cuffie, facendo un confronto con le SteelSeries 7XB molto simili in quanto a specifiche, le Vengeance 2000 offrono qualche metro in più di autonomia permettendoci in ambiente chiuso di spostarci di quasi 8-9 di metri dal ricevitore prima che i muri inizino ad abbattere il segnale. Inoltre il segnale sembra più costante, non mostrando sconnessioni come avviene con il prodotto di SteelSeries. In sostanza non avrete problemi a girare nella stanza o andare nelle stanze limitrofe; il range dipende ovviamente anche dalla dimensione della stanza e dallo spessore dei muri.
Un aspetto non completamente soddisfacente lo abbiamo riscontrato nei driver. È davvero molto comoda e valida la funzione che permette alle cuffie di adattarsi in modo automatico al tipo di segnale in riproduzione, ma a volte risulta limitante l'impossibilità di controllare direttamente il funzionamento delle cuffie.
Le cuffie infine risultano comode anche dopo lunghe sessioni di utilizzo, senza affaticare le orecchie o la testa, in quanto la pressione dei padiglioni non è esagerata e la loro dimensione è generosa. Il microfono inoltre è di buona qualità, permettendo il dialogo con i compagni di team in modo chiaro.